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Lo stato di "flow" nelle prestazioni sportiveIl termine “flow”, coniato dallo psicologo croato-americano M. Csíkszentmihályi agli inizi degli anni ’70, viene adottato in psicologia dello sport per indicare una condizione mentale in cui un atleta si trova talmente immerso nella sua prestazione da sperimentare un vissuto di serenità e concentrazione, e da sentirsi totalmente assorbito dalla propria attività, fino a “dimenticarsi” di sé stesso, di ciò che accade intorno e talvolta persino del tempo che scorre. Questo stato mentale viene definito anche con altre espressioni relative a contesti specifici: in alcuni sport si dice “essere in palla”, in altri “essere nella zona” e nel contesto musicale si parla di “essere nel ritmo”. La prestazione sportiva è eccezionale, tutto sembra fluire senza alcuno sforzo, come se l’atleta fosse in un "momento magico", nel quale tutto si svolge perfettamente, sia dal punto di vista mentale che fisico. In questo stato mentale l’attenzione è focalizzata sugli stimoli rilevanti della prestazione ed utilizza al meglio tutti i canali sensoriali. L’atleta è totalmente centrato sul compito, tanto da avvertire una distorsione spazio-temporale dell’esperienza, così gli avversari possono essere "visti" come più piccoli o più lenti, oppure certe azioni di gioco essere percepite come già vissute in passato o come se vissute al rallentatore. Si tratta di un’esperienza di totale coinvolgimento nel presente, una sensazione di armonia con quanto sta accadendo, il livello di intensità è tale da creare un’assenza di valutazione critica degli eventi a favore di una semplice e naturale esecuzione psicofisica. Tutto avviene alla perfezione in maniera fluida e senza sforzo, con la sensazione di "essere spettatore della propria gara".
Una spiegazione fisiologica dello stato di Flow, deriva dal fatto che in tali situazioni l’atleta utilizza in modo completo e simultaneo le potenzialità di entrambi gli emisferi cerebrali. Gli studi hanno mostrato come gli emisferi cerebrali presentano una parziale specializzazione per certe funzioni, così vediamo che l’emisfero sinistro è sede della razionalità, da cui derivano apprendimento motorio e perfezionamento del gesto tecnico, mentre l’emisfero destro è coinvolto con l’emotività e quindi con l'elaborazione delle immagini e l’esecuzione di movimenti automatizzati. Durante lo stato di Flow esiste una perfetta comunione tra mente e corpo, il che permette di esprimere il proprio pieno potenziale, senza essere frenati da insicurezza, difficoltà di concentrazione, fatica o problemi tecnici. |