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Gli occhialini, le cuffie e tanta voglia di partecipare. Il mondo del Futsal (e non solo) è sceso in campo senza nessuna organizzazione e si schierato con chi lo sport l’aveva praticato, vissuto e valorizzato: Elisabetta Fusi. Il Futsal questa volta ha un solo slogan: “Forza Elisabetta”. Questa è la frase che scorre in tanti palazzetti, da un capo all’altro dello stivale creando una sorta di catena umana che, pezzo dopo pezzo, ci ha condotto fino a lei. La prima squadra è stata il Kaos Ferrara di Mister Leopoldo Capurso, che più di tutti (con Barbara Nanni) si è prodigato per far conoscere questa storia al mondo Futsal, e a ruota tutti i club di Serie A: Pescara, Napoli, Fabrizio Corigliano, Lazio, Città di Sestu, Real Rieti, Acqua&Sapone, Luparense, Asti e Latina. Tutte presenti, nessuna esclusa. Non mancano le squadre del futsal femminile (Arcadia Bisceglie, Ita Salandra, New Team Noci, New Team Ferrara) e tantissime squadre di ogni categoria: Augusta, Romanina, Futsal Bisceglie, Barletta, il mio club, il Bernalda Futsal, e i cugini degli All Blacks Bernalda, Salinis Margherita di Savoia, Azzurri Conversano, Pol. Forte Colleferro, PesaroFano, Lonigo e Rappresentativa Abruzzo. Senza farsi mancare niente, il Kazma Futsal addirittura dal Kuwait.
Piccoli gesti, niente di che. Ma questi gesti arrivano alla destinataria e lei, Elisabetta, ringrazia a modo suo: “Questa guerra è una guerra di strategia e di ruoli, ne sono convinta.Così da una parte mi ritrovo a ridere di gusto, sulle vostre peripezie autocelebrative, in scatti che altrimenti non avreste mai osato postare, e dall'altra mi arrivano testimonianze di vittorie sofferte, strappate alla carne come intonaco essiccato sui muri, con forza lacerante e disperata. Ed in tutte rinnovo la mia strategia autoironica, beffeggio il carcinoma, me ne infischio beatamente, lo derido, lo schiaccio, ripeto il suo nome, nei vostri volti all'infinito, fino a sfatarlo, fino a che il suono stesso del cancro mi risuona indifferente... “.
Il mondo del Futsal per qualche giorno unito con e per Elisabetta, con la speranza che in molti possano partecipare al “AquaFlashMob” organizzato ad Anzio il 17 maggio.
E poi? Poi qualcosa di nuovo bisognerà fare, perché non ci si può fermare ad un selfie. Siamo sportivi e in quanto tali amiamo le sfide. E le sfide non possono essere così semplici. Quindi, quale potrebbe essere il prossimo passo? Vedremo, purché lo facciamo tutti assieme. Per Elisabetta, ma anche per noi stessi. Perché, questa, è una battaglia che riguarda tutti noi. La vita rappresenta tutto ciò che esiste. Il nostro Mondo è fatto di un numero indefinibile di energie che sono dappertutto. Alcune prendono forma, altre no. Questa ha preso forma! E dobbiamo ringraziare Lei per questa energia.
Grazie Elisabetta!
Piccoli gesti, niente di che. Ma questi gesti arrivano alla destinataria e lei, Elisabetta, ringrazia a modo suo: “Questa guerra è una guerra di strategia e di ruoli, ne sono convinta.Così da una parte mi ritrovo a ridere di gusto, sulle vostre peripezie autocelebrative, in scatti che altrimenti non avreste mai osato postare, e dall'altra mi arrivano testimonianze di vittorie sofferte, strappate alla carne come intonaco essiccato sui muri, con forza lacerante e disperata. Ed in tutte rinnovo la mia strategia autoironica, beffeggio il carcinoma, me ne infischio beatamente, lo derido, lo schiaccio, ripeto il suo nome, nei vostri volti all'infinito, fino a sfatarlo, fino a che il suono stesso del cancro mi risuona indifferente... “.
Il mondo del Futsal per qualche giorno unito con e per Elisabetta, con la speranza che in molti possano partecipare al “AquaFlashMob” organizzato ad Anzio il 17 maggio.
E poi? Poi qualcosa di nuovo bisognerà fare, perché non ci si può fermare ad un selfie. Siamo sportivi e in quanto tali amiamo le sfide. E le sfide non possono essere così semplici. Quindi, quale potrebbe essere il prossimo passo? Vedremo, purché lo facciamo tutti assieme. Per Elisabetta, ma anche per noi stessi. Perché, questa, è una battaglia che riguarda tutti noi. La vita rappresenta tutto ciò che esiste. Il nostro Mondo è fatto di un numero indefinibile di energie che sono dappertutto. Alcune prendono forma, altre no. Questa ha preso forma! E dobbiamo ringraziare Lei per questa energia.
Grazie Elisabetta!