www.mistermasiello.com
  • Intro
  • Home
  • Il Mister
    • Profilo
    • Contatti
  • Futsal
    • Appunti tattici
    • L'angolo dell'esperto >
      • Paolo Aiello
      • Francesco Castellana
      • Francesco Dell'Orco
      • Vittorio Lo Senno
      • Massimo Monopoli
      • Alberto Nogara
    • Risorse
    • Video
  • Coaching
    • Filosofia e psicologia sportiva >
      • Allenatori: citazioni e aforismi
      • Analisi sistemica nel Futsal
      • Crisi di risultati nello sport: la storia del fiore di loto
      • Einstein, gli allenatori e il futsal
      • Futsal: gli allenatori e i sistemi complessi
      • Il Futsal e la vittoria eudeimonica
      • Il pensiero controfattuale
      • L'allenatore esigente
      • L'influenza del gruppo sul singolo
      • La felicità di un allenatore
      • La resilienza
      • Le scelte dell'allenatore e il principio di indeterminazione di Heisenberg
      • "Le sette cose da fare" di John Wooden
      • Lo stato di "flow" nelle prestazioni sportive
    • Personal notes >
      • Al Futsal Senise per chiudere un cerchio
      • Cercando il cammino: un altro anno di Bernalda Futsal
      • Ciascuno cresce solo se sognato
      • Come se fosse la prima volta
      • Con gli occhi rivolti al sentiero
      • Entusiasmologia
      • Futsal Senise: la chiusura del cerchio
      • Il giorno che m'innamorai del futsal
      • La ricerca del timing e dello spacing
      • La scelta: Bernalda Futsal
      • La vittoria del gruppo
      • Le vie del Futsal sono infinite
      • Nelle mani del proprio destino
      • Premiato con la panchina d'oro Futsal Passion
      • Un altro anno assieme: la scelta del bersaglio
      • Una cavalcata vincente: tra spareggio, occasioni perse e "L'arte di essere felici" di Schopenhauer
    • Storie di sport >
      • Goodbye Madiba
      • Il mondo del Futsal con Elisabetta Fusi
      • Italia-Slovenia 2-3: Ritrovare il giusto equilibrio e dimenticare in fretta
      • La vittoria di Bellarte, la vittoria del futsal
      • Rafa Nadal e la mentalità vincente
    • Testi brevi >
      • E' bene che sia nel tuo cuore
      • Febbre a 90'
      • In cerca del sogno
      • L'arco, la freccia e il bersaglio
      • L'istante magico
      • La dignità, una volta persa, non torna più
      • La storia del barattolo
      • La storia della matita
      • Le cose che ho imparato nella vita
      • Le cose come esse sono
      • Lentamente muore
      • Qual è il prezzo?
      • Rendere il campo fertile
      • Se
    • Video coaching
  • Coach
    • Yogi Berra
    • Matt Busby
    • Brian Clough
    • Alex Ferguson
    • Béla Guttmann
    • Phil Jackson
    • Mike Krzyzewski
    • Vince Lombardi
    • Ettore Messina
    • Guy Roux
    • Jesús Velasco
    • John Wooden

Le scelte dell'allenatore e il principio di indeterminazione di Heisenberg

Immagine

Citando Paulo Coelho "L'uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni." L'allenatore, in quanto tale, viene sottoposto continuamente a delle decisioni. Decisioni che devono, per forza di cose, decretare delle scelte. La scelta del club da allenare, la scelta del metodo d'insegnamento, della tattica, dello staff tecnico da costruirsi intorno, dei giocatori da avere in rosa e, una volta iniziata la stagione sportiva, le scelte all'interno del gruppo sono la costante del proprio ruolo. L'allenatore, così come qualsiasi uomo che gestisce un gruppo, ha alla base del proprio ruolo il diritto e il dovere di fare delle scelte. Ripetutamente e innumerevolmente. Le scelte, agli occhi dell'allenatore stesso, molto spesso, possono sembrarci scontate e/o obbligate. Ma non sempre è così. Nel senso che siamo noi stessi ad influenzarle. Per questo ho voluto approfondire questo concetto tirando in ballo niente poco di meno che il fisico tedesco Heisenberg, uno dei fondatori della meccanica quantistica, e il suo "principio di indeterminazione". Senza complicare troppo la vita a chi legge questo articolo cercando di semplificare il più possibile il concetto: Il principio di indeterminazione di Heisenberg prevede che non si possa conoscere alla perfezione due aspetti di uno stesso fenomeno e di conseguenza che non si possa descrivere esattamente il fenomeno stesso. Prendiamo per esempio una particella sub-atomica. Vogliamo calcolarne la posizione e la velocità. Per calcolare la sua posizione dobbiamo necessariamente colpire la particella con un fascio di fotoni (illuminarla). Facendo questo, tuttavia, andremo irrimediabilmente a modificare la quantità di energia e la velocità della particella. Non potendo, di fatto, stabilire la posizione precedente della particella stessa. Così Heisenberg afferma che non possiamo conoscere esattamente tutti gli aspetti di un fenomeno se non tenendo conto degli errori e delle modificazione che andremo inevitabilmente a generare durante le misure.

Il concetto, rapportato allo sport, ancor più precisamente alle scelte di un allenatore, è incredibilmente affascinante. Tra le implicazioni più rilevanti dell'esperienza quotidiana di un allenatore vi è l'impossibilità di pervenire ad una conoscenza oggettiva, completa ed imparziale di un fenomeno (in questo caso la scelta) se prima, chi osserva, non è in grado di sapere come egli stesso interferisce sull'oggetto osservato (in tal caso, su cosa ricade la scelta e le origini stesse di questa nostra decisione). Saremo noi ad influenzare e modificare la scelta stessa e non il contrario. Perché noi stessi interferiremo su di essa.

Quindi, quando andremo a valutare le nostre stesse scelte, per descrivere l'incertezza fondamentale e il disturbo aggiuntivo dovuto al processo di misurazione, dovremo trattare nel quadro della teoria quantistica tanto le scelte e i loro risultati quanto i dispositivi di misurazione.

"L'osservatore influenza l'esperimento".


Condividi


       © mistermasiello.com

Disclaimer
Contatti
Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.